Quest anno a Vinitaly è stato una bellissima avventura.
Diversamente dalle passate edizioni ogni cantina incontrata è stata selezionata precedentemente e analizzata scrupolosamente prima dell’incontro agli stand.
La prima cantina che ho avuto il piacere di conoscere è stata la Toscana Filigare. Cantina ad una trentina di chilometri sia da Firenze che da Siena rappresenta il nuovo che avanza. La produzione si concentra sui classici vini rossi della zona essendo inserita nei territori del Chianti Classico. Il vino che più rappresenta l’alta qualità di quest’azienda è il CHIANTI CLASSICO RISERVA “MARIA VITTORIA”. Un rosso di pregio prodotto con la classica “ricetta” del chianti classico o quasi con uve Sangiovese, Canaiolo e Colorino che matura 24 mesi in botte grande in modo pregevole.


La seconda cantina che abbiamo incontrato è stata PFITSCHER grandiosa realtà altoatesina che ha sede a Montagna in provincia di Bolzano. Qui le uve più classiche del comparto qualitativo altoatesino si rincorrono in una gara di qualità. Grandissimo il Muller e il Sauvignon Blanc ma più di tutti ( anche del loro meraviglioso Pinot Nero ) è il VIGNA RUTTER Gewurztraminer Riserva 2021. Un bianco aromatico dall’incredibile struttura e tenacia, elegante e ammaliante.
Grande cantina e grande riconferma, di anno in anno sempre più spettacolare. Stiamo parlando della siciliana ed etnea Cantine di Nessuno. Meravigliosa realtà che dal primo giorno di nascita ha impostato la produzione eroica di vini sulla qualità estrema. Il loro vino più sorprendente è l’Etna Bianco MILICE che nasco direttamente dalla Contrada Monte Ilice. Vino bianco incredibile di caratura mondiale senza troppe lusinghe ne piaceri. Un bianco che chiunque dovrebbe incontrare almeno una volta nella vita. Incredibile in una sola parola. Chapeau!!!


Ora vi presento la cantina del mio ex compagno di studi Valentino Girelli e della sua stupenda famiglia. La cantina Montonale che ha fatto del Trebbiano o melgio del Turbiana un autentico capolavoro. Grandi vini bianchi dimostrano il grande carattere e l’autentico saper fare della Famiglia Girelli. La produzione ci regala due grandissimi vini rossi e un rosato dal colore strepitoso e ammaliante. I due bianchi e gli spumanti lasciano a bocca aperta, letteralmente. Vini di pregio, una perla incastonata tra le alpi e il lago di Garda. Assaggiate i loro vini perchè meritano di essere incontrati assolutamente.
Grandissima emozione è stato incontrare la Cantina Toscana Poliziano che ha reso tangibile il concetto di accoglienza, gentilezza e cordialità. Dopo aver assaggiato in un ventaglio incredibilmente vasto di eleganza qualitativa ed espressiva i loro vini più rappresentativi possiamo raccontarvi a mente lucida dopo qualche giorno di che meraviglia sia stata assaggiare ASINONE 2020 Nobile di Montepulciano e l’altro Nobile LE CAGGIOLE 2019. Vini rari, di pregio, incredibilmente fini, eleganti ed espressivi. Dal coloro al profumo alla persistenza e alla complessità gustativa. Un’esperienza da vivere e rivivera attraverso le parole raccontate da coloro che lo producono. Passione per il loro lavoro ma anche per il racconto di tutto quello che si cela dietro i loro vini che, lo ripeto ancora una volta raccontano di come l’eleganza possa essere versata in un bicchiere di cristallo senza far troppo rumore.


Sempre in Toscana ma a Montalcino racconto di due delle mie cantine del cuore per quanto riguarda questa tipologia di esaltazione del Sangiovese. Iniziamo coi vini di Giovanna Neri che a Col di Lamo produce un Rosso di Montalcino fine e prezioso. E’ nella riserva di Brunello però che la cantina centra di anno in anno il mio cuore. Un vino caldo e suadente dal colore ammaliante che inebria gli occhi e la mente. Il classico vino che passeresti le ore a guardarlo e annusarlo, scrutando e soppesando ogni sua sfumatura. Vini del mio cuore vini che sanno toccare le corde della mia anima.

La seconda cantina di Montalcino che porto sempre nel cuore è CUPANO. Vini incredibili di spessore e caparbietà. Qui a differenza della precedente troviamo più corpo, più profondità e forse a tratti meno eleganza che però è ben sostituita dalla caparbia cocciutaggine toscana che ben si ritrova sia nel sangiovese grosso che nel cuore di chi lo produce. Il vino che meglio racconta la storia della qualità di questa cantinaè il Brunello di Montalcino 2018 un autentica opera d’arte che parte della natura che loro rispettano in modo maniacale e arriva ne bicchiere, regalandoci un’esperienza piena e autentica.
Come si dice spesso, “dulcis in fundo” . Il mio cuore non poteva che fermarsi a conoscere i protagonisti o meglio i creatori dei meravigliosi vini delle Cantine Surrau. I meravigliosi rossi freschi, intensi ed avvolgenti sono l’anticamera della qualità che meglio si esprime nei grandi bianchi. BRANU, SCIALA ed il Vendemmia Tardiva MONTIDIMOLA. Non dimentichiamo il meraviglioso metodo classico a dosaggio “zero” SURRAU che a mio modo di vedere supera, anzi doppia senza sforzo la qualità di più della metà degli Spumanti metodo classico italiani.